LIBRO
Il libro che più a lungo mi ha perseguitato, che mi ha occupato per decine e decine di ore è Ulisse di James Joyce.
Da venticinque anni desideravo leggerlo, ma sono evidentemente arrivato troppo tardi: nella mia attuale fase di vita, al livello di coscienza a cui sono giunto (magari infimo: non c’è vanto né giudizio di merito in ciò che ho appena scritto), un’opera come Ulisse mi è parsa semplicemente stomachevole: un libro presuntuoso, inutilmente prolisso, onanistico, una serie di esercizi di stile fini a se stessi, ad eccezione del vertiginoso, umanissimo ultimo capitolo, “Penelope”. No: non è stata una lettura difficile, non mi è sembrata neanche in un rigo un’Odissea moderna, in nessun momento ho colto il flusso di una coscienza in evoluzione. Persino il titolo, a seguito della mia lettura, mi sembra semplicemente blasfemo.
Oggi cerco altro, mi innamoro di altro, mi risuona ben altro, questo è certo.
FILM
Il film che più mi ha dato da riflettere è stato “È stata la mano di Dio” (lo so: è di due anni fa!) di Paolo Sorrentino. Sono voluto tornare svariate volte su un paio di scene del film, che mi sembravano ogni volta più chiare e più misteriose, al tempo stesso. Credo che la mia attrazione risieda nel senso di sviluppo della coscienza del protagonista, nel suo rito di passaggio e nell’inevitabile, per quanto dolorosa, consapevolezza della solitudine dell’uomo.
C’è altro? C’è un sorriso di un coachee, che mi ha scosso in profondità, per la bellezza e la purezza delle sensazioni di fiducia, apertura, amicizia e speranza che conteneva. C’è anche una sensazione di profonde intesa e amicizia ritrovata in un gruppo di amici vecchi e nuovi. Poi, del 2023 porterò con me la seguente frase, così controintuitiva nel contesto della conversazione in cui fu proferita, ma che mi ha generato un forte insight: “vivi con la consapevolezza di non avere alcun credito con il mondo”. Per me, essa è un invito ad assumersi tutte, ma proprio tutte le responsabilità verso la propria vita.
Non può mancare, infine, un’opera d’arte; sì, ho anche quella, ma è un ricordo troppo personale…
E il 2024? Lo costruirò – come tutti – passo dopo passo; fiduciosamente, avvalendomi del coaching e del Voice Dialogue, con una bussola nel cuore e una lanterna nella mano destra:
Difendimi dalle forze contrarie
la notte, nel sonno, quando non sono cosciente,
quando il mio percorso si fa incerto
e non abbandonarmi mai,
non mi abbandonare mai.
Franco Battiato, L’ombra della luce, 1991